PRISMA

02.12.2015 10:29

Piccola missione di osservazione della Terra

 

I satelliti ad alta risoluzione spaziale e spettrale hanno cambiato il modo di “vedere” l’ambiente e i fenomeni ambientali. È questo il caso di PRISMA (PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa), un sistema di osservazione della Terra con strumentazione elettro-ottica di tipo innovativo, che integra un sensore iperspettrale con un camera fotografica di media risoluzione sensibile a tutti i colori (pancromatica). In questo modo, il satellite è in grado di distinguere non soltanto le caratteristiche geometriche di ciò che osserva, ma anche la composizione chimico-fisica degli oggetti sulla scena.

 

PRISMA appartiene alla classe dei ''piccoli'' satelliti. Si tratta di una missione interamente nazionale che avrà numerose ricadute per la comunità scientifica e gli utenti, anche se si propone obiettivi prevalentemente di natura dimostrativa/tecnologica e pre-operativa. Finanziato nel piano aerospaziale nazionale (PASN) 2006-2008, PRISMA sarà lanciato nello spazio entro il 2011.

 

La sofisticata strumentazione realizzata in questo progetto servirà a tenere sotto osservazione lo stato di salute delle risorse naturali del nostro territorio (coltivazioni agricole, boschi, foreste, mari, fiumi), monitorare la qualità dell’aria e i livelli di inquinamento atmosferico urbano, supportare le attività di gestione del rischio in caso di incidenti, come frane, vulcani e terremoti. Un “piccolo grande occhio” che scruterà in orbita geostazionaria i fenomeni naturali e geologici che si verificano in Italia, in Europa e non solo.

 

Le aree di interesse primario osservate dal satellite copriranno, infatti, una fascia che va dalla penisola scandinava fino ai paesi dell’Africa settentrionale, e dal Portogallo fino a buona parte della Federazione Russa.